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Giù, ancora più giù.
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Giù, ancora più giù.
Giù, ancora più giù.
Yun –Sur, maledetta lattina.
Il sole è tramontato da un pezzo.
La terra è arida come non mai, il freddo pungente si condensa attorno al mio fiato bruciante.
Il cielo nero è privo di astri, sono incorniciato da un poetico e suggestivo paesaggio di morte.
Oltre a me, dentro questo dipinto c’è il generale degli Accretia.
Il sapore del sangue invade la mia anima, sangue rosso cupo, denso, esce da una gengiva probabilmente spaccata.
Non capisco se ho perso anche un dente.
Sangue, uguale a quello di Hansel, uguale a quello di mia sorella.
Uguale a quello della mia donna.
Il motivo per il quale sono ancora vivo oggi, e per il quale non ho ceduto alla tentazione di farla finita, è la signora Vendetta.
La gamba sinistra forse è rotta.
Il generale ride facendo cingolare i circuiti vocali.
Io rido di rimando, rido amaramente e tuttavia felice: “ Sto per raggiungervi tutti”.
Mi scaglio ancora una volta contro Yun-Sur, io, la mia spada, il mio onore di Bellato. La mia ….rabbia!!!
I cadaveri intorno a me sembrano fusi ai rottami Accretia.
I Cora sono estinti da una decina d’anni ormai, Sephora era l’ultima della sua razza,fino a pochi mesi fa…
“ PER NOVUS!”
Non so a chi lo urlo, forse è solo un moto d’orgoglio.
Siamo io e tu adesso, solo io e tu, e mi sono allenato per questo momento, l’ho atteso con la stessa intensità di quando fremevo per la nascita di mio figlio.
Un colpo di spada, una magia, io di nuovo al tappeto.
La sua odiosa risata, un’altra volta.
Io mi rialzo, un’altra volta, il mio attacco è preciso, la mia spada affonda di pochi centimetri attraverso l’invincibile acciaio.
“ Non te lo aspettavi eh?”
Lui tenta di difendersi, si para con un braccio, con l’atro mi colpisce ripetutamente al petto, me lo riempie di pugni possenti, ma io non mollo, rimango attaccato alla lattina.
Con gli occhi fissi nei suoi circuiti visivi, con le mani salde sulla spada e la spada saldamente piantata in lui, e affondo ancora, e ancora, e ancora….!
ANCORA!
Più lui colpisce, più io affondo con la lama…
Non l’avrò potenziata mica per niente….
Mio figlio starà viaggiando per lo spazio infinito, così piccolo… ma qui era troppo rischioso per lui.
Ho progettato personalmente la sua navicella, ho impostato la rotta su un pianeta molto bello, il pianeta Terra, spero solo che siano pronti per lui…
Non ha ancora compiuto un anno, spero che trovi delle creature pronte ad accoglierlo.
Las lama affonda decisa, il generale emette un urlo rabbioso, si illumina di verde, sogghigno.
Ti ho fatto male?
Oh, ti prego dimmi di si, lo voglia il cielo.
Il dolore cupo mi avvolge.
Cosa c***o?
Il mio braccio mozzato giace al suolo, impugna ancora la spada, ma anche lui è conciato male.
Faticosamente mi metto in ginocchio.
La voce mi raschia la gola, ma parlo ugualmente.
“ In fede mia, questo pianeta non sarà tuo, non sarà di nessuno!!!”
Gli mostro il detonatore, è stato a lungo sotto la mia lingua.
Lo prendo con la mano sinistra, l’unica che mi sia rimasta…
Il mio pensiero corre verso tutti i miei cari, in particolare verso la mia principessa.
Yun-Sur cerca di raggiungermi, prima che io possa attivralo, ma è troppo tardi.
“Figlio mio, buona fortuna”.
Il pianeta Novus esplose, lasciando una lacrima nel cielo, all’interno della quale un bambino viaggiava spedito mentre dormiva.
Un sonno privo di incubi.
Lontano dal male.
Verso un nuovo futuro ed una nuova vita.
Il cielo si tinse di mille bagliori, un enorme vuoto soffocava quella galassia.
Un vuoto incolmabile, nella materia come nell’anima.
Yun –Sur, maledetta lattina.
Il sole è tramontato da un pezzo.
La terra è arida come non mai, il freddo pungente si condensa attorno al mio fiato bruciante.
Il cielo nero è privo di astri, sono incorniciato da un poetico e suggestivo paesaggio di morte.
Oltre a me, dentro questo dipinto c’è il generale degli Accretia.
Il sapore del sangue invade la mia anima, sangue rosso cupo, denso, esce da una gengiva probabilmente spaccata.
Non capisco se ho perso anche un dente.
Sangue, uguale a quello di Hansel, uguale a quello di mia sorella.
Uguale a quello della mia donna.
Il motivo per il quale sono ancora vivo oggi, e per il quale non ho ceduto alla tentazione di farla finita, è la signora Vendetta.
La gamba sinistra forse è rotta.
Il generale ride facendo cingolare i circuiti vocali.
Io rido di rimando, rido amaramente e tuttavia felice: “ Sto per raggiungervi tutti”.
Mi scaglio ancora una volta contro Yun-Sur, io, la mia spada, il mio onore di Bellato. La mia ….rabbia!!!
I cadaveri intorno a me sembrano fusi ai rottami Accretia.
I Cora sono estinti da una decina d’anni ormai, Sephora era l’ultima della sua razza,fino a pochi mesi fa…
“ PER NOVUS!”
Non so a chi lo urlo, forse è solo un moto d’orgoglio.
Siamo io e tu adesso, solo io e tu, e mi sono allenato per questo momento, l’ho atteso con la stessa intensità di quando fremevo per la nascita di mio figlio.
Un colpo di spada, una magia, io di nuovo al tappeto.
La sua odiosa risata, un’altra volta.
Io mi rialzo, un’altra volta, il mio attacco è preciso, la mia spada affonda di pochi centimetri attraverso l’invincibile acciaio.
“ Non te lo aspettavi eh?”
Lui tenta di difendersi, si para con un braccio, con l’atro mi colpisce ripetutamente al petto, me lo riempie di pugni possenti, ma io non mollo, rimango attaccato alla lattina.
Con gli occhi fissi nei suoi circuiti visivi, con le mani salde sulla spada e la spada saldamente piantata in lui, e affondo ancora, e ancora, e ancora….!
ANCORA!
Più lui colpisce, più io affondo con la lama…
Non l’avrò potenziata mica per niente….
Mio figlio starà viaggiando per lo spazio infinito, così piccolo… ma qui era troppo rischioso per lui.
Ho progettato personalmente la sua navicella, ho impostato la rotta su un pianeta molto bello, il pianeta Terra, spero solo che siano pronti per lui…
Non ha ancora compiuto un anno, spero che trovi delle creature pronte ad accoglierlo.
Las lama affonda decisa, il generale emette un urlo rabbioso, si illumina di verde, sogghigno.
Ti ho fatto male?
Oh, ti prego dimmi di si, lo voglia il cielo.
Il dolore cupo mi avvolge.
Cosa c***o?
Il mio braccio mozzato giace al suolo, impugna ancora la spada, ma anche lui è conciato male.
Faticosamente mi metto in ginocchio.
La voce mi raschia la gola, ma parlo ugualmente.
“ In fede mia, questo pianeta non sarà tuo, non sarà di nessuno!!!”
Gli mostro il detonatore, è stato a lungo sotto la mia lingua.
Lo prendo con la mano sinistra, l’unica che mi sia rimasta…
Il mio pensiero corre verso tutti i miei cari, in particolare verso la mia principessa.
Yun-Sur cerca di raggiungermi, prima che io possa attivralo, ma è troppo tardi.
“Figlio mio, buona fortuna”.
Il pianeta Novus esplose, lasciando una lacrima nel cielo, all’interno della quale un bambino viaggiava spedito mentre dormiva.
Un sonno privo di incubi.
Lontano dal male.
Verso un nuovo futuro ed una nuova vita.
Il cielo si tinse di mille bagliori, un enorme vuoto soffocava quella galassia.
Un vuoto incolmabile, nella materia come nell’anima.
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Mar Dic 16, 2014 5:08 pm Da Yoite011
» ciao
Dom Dic 07, 2014 2:56 pm Da Elena-and-elena-13
» Ciao a tutti
Dom Nov 11, 2012 3:55 pm Da cristalninja
» Da soli non si può
Dom Nov 11, 2012 2:28 pm Da cristalninja
» Splinter cell : Conviction
Ven Lug 20, 2012 9:55 am Da cristalninja
» Ciao a tutti
Dom Lug 15, 2012 5:49 pm Da cristalninja
» Il signore con la balestra
Dom Giu 10, 2012 4:12 pm Da Yoite011
» Share the pain 2
Dom Apr 08, 2012 4:06 pm Da Yoite011
» Share the pain
Sab Apr 07, 2012 8:00 am Da Yoite011