Al femminile

I sentimenti appena nati, confusi e contorti di due razze su fazioni opposte, momentaneamente alleati.

La storia è ispirata al gioco virtuale RF- Online, così come alcuni luoghi, i personaggi invece sono miei, qualsiasi nome o situazione che dovesse coincidere sarà puramente casuale.
Buona lettura.





Al femminile.



Il suo gemito dolorante giunge fioco alle mie orecchie a punta.
Riposa da due giorni.
La –naiade- era davvero troppo potente e lui era da solo.
Lee…
Le mie magie curative lo hanno salvato; lo hanno portato qui appena in tempo.
Mi domando quanto durerà ancora questa alleanza tra Cora e Bellato.
Il mio cuore si stringe in una morsa non appena penso me e Lee in fazioni opposte.
Non voglio…
Ormai non mi curo più delle voci che girano sul nostro conto, non mi importa delle maldicenze sul fatto che lui sia nella mia tenda da due giorni e quasi due notti.
Lee, cosa siete diventato voi per me?
Perché siete dentro la mia pelle?
Le candele profumate illuminano fiocamente la sua pelle ruvida e osservo la cicatrice che gli ha lasciato la naiade, fa solo da contorno alle altre due, sempre vicine al cuore.
Sempre per poco Lee..
È adagiato sul mio letto tra la seta più pregiata di un rosa pallido molto delicato.
Il suo torace è massiccio e scolpito, la carnagione olivastra, così differente dalla mia, sento il desiderio di sfiorarlo , di poggiare solo la punta delle mie dita su di lui.
E un senso di soffocante vergogna mi assale, tuttavia ignorare ciò è ancora peggio.
Non è decoroso, non è un comportamento decoroso, è un nemico.
È rozzo, mio padre non approverebbe, c’è una guerra di mezzo.
Eppure io non ho chiuso occhio, il mio riposo è stato rubato dall’attenzione verso Lee-Chaos, comandante della Gilda chiamata -I.L.N.-
Insurrezione per la libertà di Novus.
Libero, selvaggio, coraggioso, maleducato …
Sono trascorsi poco più di due mesi dal nostro patto.
Ho conosciuto il suo orgoglio e la sua dignità, la sua bontà d’animo e il suo caratteraccio impulsivo e un po’ permaloso.
Vorrei correre con voi Lee, vorrei correre per tutta Solus una volta finito tutto.
Ma quando finirà?
Come finirà?
Mi avvicino ulteriormente a lui, prendo il coraggio tra le mani e lo tocco appena, lo squarcio è piuttosto vasto, risalgo e mi soffermo sul collo massiccio.
Poi con un dito sfioro le sue labbra.
Mi avvicino a lui, il suo profumo è buono, sa di salvia e muschio.
Poggio le mie labbra sulle sue in un contatto casto…




La naiade mi insegue.
Dannazione, mai scappare dinanzi al nemici, soprattutto se è donna!
Prega e poi mi attacca.
Il dolore è atroce.
La ninfa azzurra chiamata naiade è davvero una stramaledetta strega.
Improvvisamente sotto di me il terreno cede…Merda!
La naiade mi fissa e ride.
Sto fluttuando nell’aria.
Un aria strana, sembra particolarmente fredda e rarefatta.
Mi manca il respiro….
La naiade si avvicina lentamente.
Azzurra, flessuosa ed elegante, congiunge le mani in preghiera e il falso viso angelico si rivela per quello che è, un mostro demoniaco!
La bocca si spalanca ed è tutta imbrattata di sangue, ne esce un urlo stridulo ed insostenibile. Cerco di tappare le orecchie con le mani.
Lei ride malignamente e infilza la mia pelle con le sue lunghe falangi contornate da unghie micidiali , particolarmente lunghe ed affilate…
Apro di scatto gli occhi, e, con la vista ancora appannata, comprendo di avere fatto un incubo.
Non appena la mia vista acquista lucidità assieme la mio cervello, mi pongo due domande, uno: Che diavolo è successo?
Due, ed è quella più importante: la principessa Sephora mi sta davvero baciando?
Il contatto è casto e delicato i suoi occhi sono chiusi.
Poi d’improvviso pare accorgersi del mio risveglio e spalancando gli occhi si ritrae di scatto, non prima che la mia mano raggiunga delicatamente il suo polso sottile.
“ Con il massimo rispetto, non fatelo più, o dovrò ignorare i punti freschi e cedere ai miei istinti”. La vedo arrossire deliziosamente.
La principessa si scrolla dalla mia presa.
Si alza del letto e raggiunge la finestra.
Ed è in pochi istanti che si ricompone e riassume il suo perfetto decoro, ma ormai la conosco e so che è nervosa, lo leggo nei suoi occhi che evitano di guardami.
Non mi resta che toglierla dall’imbarazzo.
Mi alzo dal letto.
Indosso solo dei pantaloni stracciati.
Mi incammino verso l’uscita.
Non dico una parola.
Semplicemente, esco dalla porta di legno massiccio con sopra lo stemma dei Cora.
Nostri momentanei alleati, nostri futuri nemici….
Raggiungo faticosamente i miei compagni.
Cercando di ignorare il dolore della pelle che cerca di non cedere allo squarcio e viene tirata dai punti.
Sono un guerriero, in questo momento non ho tempo per le sciocchezze delle femmine!
Ma, mi domando se anche un guerriero ha diritto di innamorarsi…
Ho avuto poche donne, ma non mi sono mai innamorato, se per amore si intende mio padre e mia madre chi si tengono per mano prima di essere uccisi.
Non saprei, ero poco più che un marmocchio. Però non possono nascondere a me stesso che la principessa Sephora per me è molto importante, è come fosse linfa vitale per me.
Quando la guardo sento che è indispensabile all’interno della mi esistenza.
Da quando la conosco ho un motivo in più per combattere e per tornare vivo dalle missioni.
Oggi avrei voluto baciarla, approfondire il nostro contatto fino a farla giacere con me…
Ma ho agito bene, ho agito per il meglio.
La spilungona è aristocratica, non so effettivamente cosa provi per me, non vorrei essere il suo giullare.
Ho troppi dubbi.
Anche se mi amasse veramente suo padre non approverebbe.
E se poi si stancasse di me, delle nostre differenze?
Io a quel punto, che farei?




La mia stanza adesso è vuota, Lee-Chaos è andato via, si è dileguato dietro l’uscio della mia porta, al contrario del mio imbarazzo che invece permane.
Mi rimprovero per il mio gesto sconsiderato, ed ancor più perché mi è piaciuto e lo rifarei altre mille volte.
Probabilmente non ricambia i miei sentimenti, ma io resterò al suo fianco e lo aiuterò contro l’invasione Accretia, anche se dovessi perire.
Non so cosa sarà di noi nel futuro, so comunque che gli resterò fedele.
Sono stata una sciocca!
Baciarlo, come una concubina di basso rango.
Mi risiedo sul letto dove ha riposato, tocco il cuscino sul quale aveva adagiato il capo, la seta si sta nuovamente raffreddando, solo un fioco tepore permane.
Mi crogiolo in esso, e nel mio dolore, un dolore sfatto, come questo letto.

Certo che quando sei un livello basso anche le naiaidi ti fanno paura, quelle grida e quelle risate terrificanti!