Dream FanFic Italia
Benvenuto su DreamFanfic. Clicca su "connessione" per fare il login oppure "registrati" se sei un nuovo utente.

Unisciti al forum, è facile e veloce

Dream FanFic Italia
Benvenuto su DreamFanfic. Clicca su "connessione" per fare il login oppure "registrati" se sei un nuovo utente.
Dream FanFic Italia
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Ultimi argomenti attivi
» L' amore non conosce limiti
Inverno. 3Cap Completa EmptyMar Dic 16, 2014 5:08 pm Da Yoite011

» ciao
Inverno. 3Cap Completa EmptyDom Dic 07, 2014 2:56 pm Da Elena-and-elena-13

» Ciao a tutti
Inverno. 3Cap Completa EmptyDom Nov 11, 2012 3:55 pm Da cristalninja

» Da soli non si può
Inverno. 3Cap Completa EmptyDom Nov 11, 2012 2:28 pm Da cristalninja

» Splinter cell : Conviction
Inverno. 3Cap Completa EmptyVen Lug 20, 2012 9:55 am Da cristalninja

» Ciao a tutti
Inverno. 3Cap Completa EmptyDom Lug 15, 2012 5:49 pm Da cristalninja

» Il signore con la balestra
Inverno. 3Cap Completa EmptyDom Giu 10, 2012 4:12 pm Da Yoite011

» Share the pain 2
Inverno. 3Cap Completa EmptyDom Apr 08, 2012 4:06 pm Da Yoite011

» Share the pain
Inverno. 3Cap Completa EmptySab Apr 07, 2012 8:00 am Da Yoite011


Inverno. 3Cap Completa

Andare in basso

Inverno. 3Cap Completa Empty Inverno. 3Cap Completa

Messaggio Da Yoite011 Lun Mar 12, 2012 11:50 am

Capitolo 1 Neve d’inverno.


L’alba era vicina, vicinissima, e lui non aveva dormito affatto.
Aveva trascorso l’intera notte a struggersi e a piangere….
Aveva gettato i suoi preziosi abiti a terra, dopo averli rovinosamente usciti dall’ imponente armadio color avorio.
La stanza reale era un immenso putiferio.
“Principe Seiki, vi prego…”
Cercava di farlo ragionare la serva che lo aveva cresciuto.
Il principe si rifiutava di ascoltarla, faceva i capricci peggio di un bambino e scalciava via le coperte dal gigantesco letto a baldacchino.
Ormai era tutto sudato, nonostante fosse inverno inoltrato.
I lunghi capelli biondi leggermente mossi erano scompigliati e si appiccicavano come una seconda pelle alla fronte e alle bianche spalle sudate.
“ Non lo sposerò mai!”
Urlava, ed i suoi occhi verdi erano ribelli e lucidi, ancora più grandi del solito e lievemente arrossati.
Seiki era capriccioso e ribelle, di certo non avrebbe mai potuto accettare di divenire lo sposo di Kain della casata dei Lombard, avrebbe strepitato fino allo stremo delle forze.
Mancavano poche ore e il padre, re Astor, avrebbe raggiunto la dimora dei Lombard per discorrere il matrimonio, tra il primogenito della casata e l’ultimo dei suoi tre figli maschi, ovvero Seiki.
“ Ragionate mio principe, la guerra fra le due città è terminata da pochi anni, dopo decenni di sangue, per mantenere la pace è necessario questo sposalizio.”
“ Ma io non voglio Mama Blue…” la voce lamentosa era un po’ raschiata dalle innumerevoli urla.

Il sole si affacciava pigro all’orizzonte, e la carrozza di re Astor partiva trainata da quattro stalloni bianchi, alla volta della città di Rosia, territorio dei Lombard.






Kain emerse dall’oscurità e da una moltitudine di corpi allacciati in un’ orgia finita da poche ore.
Uomini e donne, una decina di corpi attraenti e nudi.
Suo padre lo aveva mandato a chiamare con il suo servo più fedele, Castore. Un uomo dai capelli e dagli occhi castani, con qualche chilo in più ma ben distribuito in un fisico anche muscoloso.
“ Ti ha detto cosa riguarda?”
“ Non saprei mio signore.”
Kain indossò dei calzoni piuttosto pratici ed uscì nel freddo e lungo corridoio, intarsiato di magnificenza.
Entrò nella sala delle riunioni.
Suo padre, re Myo, lo attendeva sorseggiando del buon vino rosso da un lungo bicchiere di cristallo.
“ Tra non molto, giungerà re Astor, dalla città di Nora, territorio dei Lastros.”
“ E perché viene quel cane ?”
Nella mente di Kain era vivida tutta la sua adolescenza trascorsa al confine combattendo i Lastros.
“ Per farci l’onore di darti in sposo il più giovane dei suoi figli.”
Kain sputò per terra.
“ Mi oppongo.”
“Kain sono tropo vecchio per rischiare di ritrovarmi di nuovo in guerra, e tu, figlio mio, sei decisamente troppo focoso, il nostro regno ha bisogno di equilibrio, la povera gente muore di fame, la saggezza ed il tempo mi hanno fatto comprendere che la pace è l’unica via.”
Kain assottigliò i suoi occhi viola dalla forma spaccata, erano estremamente vicini e nonostante il lieve strabismo era lo sguardo più bello di tutta Rosia, il più bello, ed il più mortale.
Kain era divenuto un uomo ed un guerriero feroce.
In venticinque estati era diventato il più temuto signore del suo territorio, sarebbe stato re presto.
La carnagione olivastra faceva risaltare i suoi occhi tenebrosi, il naso leggermente allungato e deciso, ben calzava al suo viso dalla mascella prepotente, i suoi capelli neri come l’inchiostro ricadevano lisci sulla sua nuca , il principe li teneva spesso legati una piccola treccia; Ma la notte appassionata e trasgressiva appena trascorsa aveva sciolto con dita impudenti la sua treccia.
“ Non vi aspetterete padre, che conduca una vita da …uomo sposato..”
“ Affatto, della tua vita disponi come meglio preferisci, solo sposa il principe dei Lastros, per il resto, la vita è la tua.”

Kain abbandonò la sala delle riunioni, tra non molto re Astor sarebbe giunto.
“Castore, aiutatemi a rendermi presentabile.”
“ Si, mio signore, come comandate.”
Giunto nella sua stanza personale, quella che avrebbe dovuto dividere con il suo futuro sposo, Kain si lasciava vestire da Castore.
Avrebbe indossato la sua alta uniforme, si sentiva molto più guerriero che principe.
L’armatura sul suo solido torace riluceva d’acciaio ed argento appena lucidato.
Le lunghe gambe possenti erano muscolose e modellate, come il resto del suo corpo.
“ Sarà una seccatura.”
“ Magari potrebbe incontrare il vostro favore, e magari potrebbe essere una notte interessante…”
“ Sei dalla mia parte o da quella di mio padre?”
“ Dalla vostra mio signore…”
“ Allora non cercare di convincermi…Non posso oppormi è evidente, ma non ci sarà nulla di eccitante in un cane di Nora, suppongo non sia neppure un valoroso guerriero.”
“ Probabile.” Affermò Castore nel consueto modo di dialogare che avevano solo quando erano in privato, erano più che servo e padrone, erano amici da sempre, ma Castore sapeva bene che tali confidenze poteva averle solo lontano da occhi indiscreti, la fama di Kain era quella di un sanguinario, tutti dovevano temerlo.
O meglio, era ciò che Kain pensava avesse fatto di lui un buon re.






“ Re Astor, lieto di avervi alla mia tavola. Lui è il mio unico figlio maschio Kain.”
“ Onorato Kain…”
Kain regalò un occhiata raggelante…” Onorato sovrano di Nora.”
I tre uomini stavano seduti intorno al grande tavolo nell’immensa sala da pranzo del re dei Lombard.
“ Parlateci di vostro figlio.” La voce di Myo esortava re Astor a parlare.
“è giovane, ha conosciuto diciotto primavere, è sveglio ed intelligente, posso garantire la sua virtù davanti a Dio.”
“Noi non abbiamo un Dio. Noi ne abbiamo molti ed in particolare siamo devoti al Dio-signore della guerra.”
L’affermazione irriverente di Kain mostrava quanto le loro differenze culturali erano ancora vive e radicate
“ Kain!”
Tuonò il signore dei Lombard.
“ Oh non mi formalizzo, mio figlio Seiki è altrettanto come dire, vivace….”
Kain volle indagare oltre.
“ Dite vostra altezza, Seiki è forse un guerriero?”
“ No, affatto, lui ha studiato, è abile a suonare il piano.”
La risata di Kain riecheggiò per tutta la sala.
“ Così sposerò un pianista…”
“ Adesso basta Kain, il matrimonio è deciso. Tra una settimana lo incontreremo, e tra un mese festeggeremo le nozze e fortificheremo questo alleanza. Vogliate scusarlo mio neo-alleato.”
Re Astor fissò senza timore alcuno le iridi viola del giovane rampollo della casata dei Lombard.
E con voce gentile ma ferma disse: “ La mia povera moglie morì dandolo alla luce, nonostante era un matrimonio combinato, infine mi ero innamorato di lei, odiai quel piccolo fagotto per mesi interni, finché un giorno mi sono ritrovato ad amare il suo sorriso, era lo stesso della mia povera Clarence, potreste stupirvi di quanto bene sappia suonare il piano…”
Kain, per nulla toccato dalla sue parole si alzò dal tavolo.
“ Chiedo il permesso di ritirarmi padre.”
“ Accordato”.
“ Bene, buona notte padre, buona notte e buon ritorno a casa re Astor.”

Kain entrò nella sua stanza reale scalciando uno sgabello.
Castore, che stava facendo le pulizie, gli sorrise affabile.
“Mio signore.”
“è un pianista….questa idea mi sembra sempre più assurda.”
“Quando lo incontrerete?”
“ Tra una settimana, il matrimonio invece sarà fra un mese.”
“ Mio signore aspettate almeno di averlo visto prima…Non ne convenite?”
“ è un cane di Nora, un pianista, non è un guerriero, che altro potrebbe esserci di interessante?”
Castore rise e scosse la testa.
Kain incupì il suo sguardo e si gettò malamente sul suo grande letto dalla lenzuola di seta nera.
“ Tsk…un pianista…”












“No! Non voglio!Mi Rifiuto!Mi ucciderò….”
Seiki non aveva proprio alcuna voglia di recarsi presso la dimora dei Lombard per incontrare questo Kain…
“Ragiona figlio, è per il bene del regno! Adesso andiamo!”
Seiki si aggrappò disperatamente alla gonna di Mama Blue.
“ Per Dio Seiki, sembri un bambino di due anni, staccati da lì, è un ordine del tuo re…”
“ Ma padre…”
“ Scusate se mi permetto vostra maestà, potrei magari venire con voi, ed occuparmi di lui…posso mio signore illustrissimo?”
Seiki guardò con occhi colmi di lacrime il padre.
Re Astor sospirò:” E sia.”
Mama Blue fece l’occhietto al suo principe.
Seiki sorrise debolmente.
La carrozza partì ed il paesaggio invernale catturò lo sguardo verde cristallino di Seiki.
Mama Blue ricamava, ed il padre si era addormentato.
Il principe di Nora sospirò e si strinse le braccia attorno come a riscaldarsi ed a proteggersi da solo.
Guardò fuori dal finestrino della carrozza reale, aveva nuovamente cominciato a nevicare.
Il paesaggio era bello ed immacolato, tutto bianco, i fiocchi di neve cadevano placidi sul terreno e sui grandi alberi a punta.

Giunto a destinazione il principe venne fatto accomodare in una splendida sala addobbata da pesanti tende e tappeti morbidissimi color porpora, camminando su di essi pareva quasi d stare per alzarsi in volo.
Erano assai simili a quelli che aveva nel suo castello.
Vide il padre sedere comodamente presso un divano, lui preferì rimanere in piedi accanto a Mama Blue, un po’ in disparte dal centro della sala.
L’enorme porta in legno massiccio si aprì.
Seiki poté vedere un uomo alto e robusto dai capelli castani.
L’uomo annunciò l’ingresso del re e del principe della casata dei Lombard, ed il cuore di Seiki perse un battito.
Un uomo anziano, probabilmente della stessa età di suo padre entrò nella sala, indossava un magnifico mantello rosso e la corona sulla sua testa era tempestata di rubini. Era alto e fiero nonostante l’età, i suoi capelli erano più argentati rispetto a quelli del padre, i suoi occhi erano marroni e arguti.
Dietro di lui apparve un altro uomo, più giovane…
Faceva un po’ paura, aveva gli occhi viola che scintillavano.
Seiki indietreggiò incosciamente.
Poi, quegli stessi occhi, incrociarono i suoi.
Il cuore gli balzò in gola…
Era decisamente alto, sul metro e novanta, indossava la parte superiore dell’armatura, i suoi capelli erano neri come la bocca dell’inferno.
La bocca era grande, il mento volitivo.
La fronte era spaziosa e leggermente coperta dai fili dei suoi lisci capelli.
“ Principe Seiki, sono re Myo.”
La voce profonda riscosse Seiki.
Il principe biondo fece un inchino fissando il pavimento.
“ Lui è mio figlio e vostro futuro marito, Kain della casata dei Lombard.”
Seiki non ebbe il coraggio di sollevare lo sguardo.
“ Bene, adesso Kain e Castore vi condurranno dal medico di corte per confermare la vostra illibatezza.”
Seiki non poté credere alle proprie orecchie.
Il suo viso si bagnò di rossa vergogna, e tuttavia non riusciva a comprendere in che modo doveva dare prova di ciò.
Il padre gli venne in aiuto, sussurrando al suo orecchio…”Il medico guarderà soltanto, non succede nulla.”
Seiki, un po’ intimorito fu condotto fuori dalla stanza dal servo dai capelli castani, che aveva compreso essere Castore, e dal suo futuro sposo, che pareva irritato e comunque non aver fatto troppo caso alla sua presenza.
Giunsero in un’altra stanza .
Kain precedette Castore ed il suo futuro sposo.
“ Mio signore.” Disse il medico di corte ,un anziano signore con i capelli bianchi piuttosto grassoccio si inchinò dinanzi alla sua imponente figura.
“ Il mio futuro consorte è qui per la sua visita.”
Castore rimase in disparte.
Il medico si inchinò a Seiki, ma non appena gli disse che poteva spogliarsi, Seiki parve comprendere a pieno la situazione.
“No! Non voglio farlo.”
Kain, che fino a quel momento non aveva rivolto la parola al giovane principe biondo, si decise a farlo.
“ Toglietevi quegli stupidi vestiti, così io potrò tornare alle mie mansioni da guerriero e voi a piagnucolare accanto alla vostra tata.”
Udendo tali parole il volto di Seiki si fece ancora più rosso, di imbarazzo e rabbia.
“No! Ho detto di no! Mi rifiuto! E voi siete l’essere più orribile che io abbia mai incontrato.”
Castore sgranò gli occhi castani.
Il medico si volse facendo finta di non aver udito.
Gli occhi viola di Kain fiammeggiarono, la sua mano afferrò bruscamente il candido abito del principe biondo.
Lo strattonò, e gli urlò in faccia.
“ Non osate mai più parlarmi in questo modo, o vi stacco la testa con la mia spada che ha già staccato molte teste di quei cani dei vostri sudditi! “
Seiki tremò di paura, ma non avrebbe mai ammesso di averne sentita così tanta.
“ Toglietemi le vostre luride mani di dosso.”
Kain lo strattonò ancora.
“ Spogliatevi, o non attenderò le nozze ed appurerò ora! Dinnanzi al mio servo, ed al medico, se è vero o no che siete vergine! E giuro che ci sarà così tanto sangue che persino la migliore delle guerre non ha mia visto!”
Seiki non poté impedirsi di far scorrere una lacrima lungo la sua guancia.
“ Avete inteso principe!?”
Seiki fu costretto ad abbassare il capo, reggere quello sguardo crudele era impossibile…
Kain lo lasciò andare bruscamente.
Il medico si avvicinò a Seiki e parlandogli con voce calma e rassicurante gli disse: “ Mio signore devo solo guardare, non farò nulla che danneggi la vostra persona.”
Rassegnato, Seiki iniziò a spogliarsi, le sue mani tremavano violentemente ed incontrollatamente, sentiva su di sé lo sguardo di Kain.
Castore distolse lo sguardo, osservando un meraviglioso dipinto del tempo raffigurante uomini a cavallo intenti in una furiosa battaglia.
Kain osservò con indifferenza le mani di Seiki tremare e le sue orecchie udirono i suoi singhiozzi di pianto assieme al fruscio degli abiti che cadevano sul pavimento, il medico fece per avvicinarsi ulteriormente a Seiki.
“ Basta.”
Fu la parola di Kain.
“ Basta mio signore?”
Chiese il medico.
Le mani di Seiki stavano per rimuovere la sua biancheria intima.
“ Si, basta, credo alla parola di re Astor, che la cosa resti fra di noi.”
Seiki aveva paura di aver mal compreso, era effettivamente libero di rivestirsi?
Castore scrutò il suo signore dagli occhi di pantera.
“ Rivestitevi Seiki, Castore accompagnate questo piagnucoloso inetto da suo padre, ditegli che la visita ha rivelato la sua illibatezza.”
Seiki si rivestì in gran fretta.
Fece per uscire dalla stanza ….
Ma il suo braccio venne artigliato da quello di Kain.
“Pregate il vostro Dio che sia vero che siete vergine, e che non mi avete ingannato! Altrimenti dovrete voi pregare il mio, e vi assicuro che è un Dio piuttosto sanguinario e per nulla indulgente.”
Seiki fuggi alla sua presa e si avviò verso il servo del principe corvino, sentendosi impotente e vulnerabile come non mai.





Kain si trovava dentro la sua lussuosa ed enorme vasca da bagno, una schiava gli lavava le spalle possenti dalla pelle bruna.
I fiori di magnolia galleggiavano e profumavano la vasca.
Le piante intorno erano di una bellezza unica.
La mente di Kain non riusciva però a rilassarsi, neppure il bagno tiepido e l’odore di incenso riuscivano a placarlo.
Nonostante egli non volesse, la sua mente ricordava ogni dettagli del biondo principe di Nora.
La bocca delicata e piena, il viso tondo ed angelico, sì, sembrava decisamente un angioletto di capodimonte da capezzale.
I capelli erano più lunghi dei suoi, gli arrivavano a toccare al disotto delle spalle carezzando lievemente la schiena, le spalle erano fragili e delicate.
Gli occhi erano grandi e cristallini, di un verde delicato.
Il naso piccolo e i lineamenti sofisticati.
Kain pensò che fosse una fanciulla inizialmente…
Nonostante avesse fatto di tutto per non indugiare con lo sguardo sulla sua figura, ogni dettaglio gli si era conficcato nella memoria.
L’esasperante lentezza con la quale si denudava, i capricci da moccioso, le mani bianche e pallide, il suo tremare innocente, quelle conturbanti visioni di pelle candida e morbida.
E non appena il medico aveva fatto un passo verso il suo futuro sposo, uno strano e sconosciuto sentimento lo aveva colto, non voleva che il medico di corte vedesse nuda quella creatura, né che scostasse le sue natiche che promettevano di essere morbide e burrose per osservare il suo accesso…
E nonostante odiava essere preso in giro, volle credere alla parola di re Astor.
Dinnanzi alla sua ritrosia aveva temuto di essere stato preso in giro, che Seiki stesse rifiutando la visita per della sue esperienze passate, ma dinnanzi all’innocenza con la quale si spogliava aveva scelto di dargli il beneficio del dubbio privatamente…
Ed ancora carne profumata e pelle d’avorio conturbavano il suo ego.
Egli non si avvide più dei suoi gesti, si girò verso la schiava orientale e l’avvicinò rapidamente a sé, la gettò in acqua, la schiava accolse di buon grado le sue attenzioni, sperava sempre di poter restare incinta per reclamare qualche diritto su di sé e sul nascituro, venne fatta voltare.
Kain la possedé con ardore nei morbidi luoghi della sua vagina, la visione di Seiki non smetteva di tormentarlo così come il fuoco che si sentiva dentro, uscì dalla rosa della sua schiva ed entrò nel suo ano, godendo deciso.



“ Mio signore avete sentito cosa ha fatto al principe… Non potete farli sposare.”
“ Mama Blue, sei diventata molto poco consona al tuo rango sociale…” Disse il re dagli occhi azzurri e dai capelli brizzolati, mentre riordinava alcune importanti dispacci.
“ Chiedo scusa mio signore….ma…”
“ Nessun ma, la cosa non entusiasma neppure me, ma è l’unica soluzione plausibile, se re Myo dovesse perire, Kain salirebbe al trono e tornerebbe la guerra fra le nostre città; in questo modo la potrò evitare, alla mia morte, il maggiore dei miei figli, Victor, diverrà re di Nora, e mio figlio erediterà parte della fortuna dei Lombard.
Sono padre ma sono anche re…”
Mama Blue si arrese.
Tornò presso le stanze reali di Seiki, lo trovò che osservava tristemente il pianoforte.
“ Non suonate per me, la vostra buona tata?”
“ Non ho voglia Mama Blue.”
Seiki sospirava e riportava alla mente il volto deciso e guerriero di Kain, non sarebbe sopravvissuto, lo sapeva, si sarebbe dato alla morte.

Mama Blue era una bella donna di colore sui cinquant’anni, il suo vero nome era Edith.
Quando era ragazza veniva spesso venduta e rivenduta come schiava, la sua bellezza era la sua dannazione, un giorno al mercato cantava come suo solito, aspettando di essere rivenduta, la sua voce era bella e triste come la melodia che stava intonando…
Una bambina la notò, le si avvicinò…era una bambina ricca…
“ La mia mamma è morta signora, ti posso comprare come la mia mamma….?”
Da allora era divenuta la balia di Clarence destinata ad essere la moglie del re una volta compiuta la maggiore età…
Da allora era sempre stata fedele alla famiglia reale, in particolar modo a Seiki, le ricordava tanto la sua Clarence.
Clarence amava chiamarla Mama Blue, in quanto la sorprendeva spesso a cantare canzoni molto tristi.

“ Mi ucciderò Mama Blue.”
“ Non dite queste bestemmie mio signore, e non fate di nuovo addolorare il mio cuore.”
“ Ma lui è un mostro! Io lo odio…”
“ Siate coraggioso, sono certa che tutto si aggiusterà.”
La serva di colore infondeva coraggio al suo principe attraverso i suoi grandi occhi neri come un pozzo senza fondo.
Era incredibile come le rughe sul suo viso fossero ancora così poche e come le stessero bene quelle poche che aveva.
Era alta ed il suo portamento era nobile, Seiki era certo che nel villaggio dal quale proveniva, di certo un luogo molto lontano, era probabilmente considerata come una sorta di principessa, ma tutte le volte che glielo aveva chiesto, lei aveva preferito non rispondere in modo esauriente.

Il suo matrimonio era vicino e la sua angoscia saliva e cresceva.
















Salve, questa è una sorta, una specie.. di… pwp, diciamo ^^ una pwp in costume XD
I luoghi sono inventati, e non vi è una vera e propria collocazione temporale, ho pensato di scrivere una breve fic per allietare questi miei giorni di influenza , quindi ecco a voi una storia senza particolari pretese.
Pochi capitoli che spero possiate gradire.
Yoite.
Yoite011
Yoite011
Admin

Messaggi : 129
Data d'iscrizione : 05.03.12

https://dreamfanfic.forumattivo.it

Torna in alto Andare in basso

Inverno. 3Cap Completa Empty Capitolo 2 Sapore di ghiaccio.

Messaggio Da Yoite011 Lun Mar 12, 2012 11:51 am

Capitolo 2 Sapore di ghiaccio.


Kain indossò il suo abito da cerimonia, di certo non il classico abito nuziale, bensì la sua alta uniforme compresa di corazza da guerra.
Nelle stesso momento Seiki indossava il suo abito.
Un meraviglioso abito nuziale, in seta, bianco, le cuciture erano tutte lavorate con pregiati merletti, infine decorò il tutto con un maestoso mantello.
I suoi occhi erano spenti e infelici.
“Il mio pianoforte padre?”
“ Provvederò al più preso a farvelo avere figlio mio, andiamo adesso, si fa tardi.”
……





La musica era leggiadra, ma lui la mal sopportava, la sala da ballo brulicava di invitati, ricchi nobili vicini a re Myo.
La testa di Seiki girava per le forti emozioni di quel giorno.
Si erano sposati secondo rito pagano, in usanza presso le terre di Rosia, leggi così diverse dalle proprie.
Si era immaginato una cerimonia che almeno somigliasse in parte a quelle in uso presso Nora.
Invece, semplicemente, Kain aveva ucciso un enorme toro, senza molte difficoltà.
Poi avevano cominciato a bere con i soldati. Ovviamente lui si era astenuto.
Prima di tutto andava onorato il Dio-signore della guerra.
Quando finalmente quella sciocca messa in scena era terminata, Seiki si era trovato dentro la sala da ballo con i nobili di Rosia.
Il suo sposo non lo aveva degnato di uno sguardo, ed infine era rimasto fuori dal castello con i soldati.
Seiki si ritrovò con disgusto a pensare ad i suoi rozzi modi, di certo poco regali, e per nulla gentili.
Re Astor e Mama Blue gli donavano occhiate benevoli, ma il principe biondo tremava all’idea di rimanere solo con il principe corvino.
Quando finalmente la musica cessò e la mente di Seiki trasse un respiro di momentaneo sollievo, Mama Blue lo raggiunse, gli porse un fazzoletto e gli disse: “ la cerimonia è terminata, adesso dovrete andare nelle stanze di vostro marito, prendete questo fazzoletto, mordetelo nel momento del dolore più forte, e stringetelo forte nella mano se vi sentite di perdere la ragione, era di vostra madre, ella me ne fece dono, io lo dono a voi, Clarence bellissima e nobilissima, e la vostra Mama Blue sono sempre con voi.”
Seiki osservò i grandi occhi neri della sua Tata, ma cos’era, esattamente, che sarebbe avvenuto?
Osservò il fazzoletto ricamato in organza, bianco e celeste.
Castore giunse dietro le spalle del biondo principe.
“ La prego cordialmente di seguirmi vostra altezza.”

La stanza reale di Kain era meno lussuosa della propria.
Era priva di decorazioni, di certo si addiceva ad un nobile principe guerriero.
Il grande letto era ricoperto di pregiate lenzuola intinte di nero come i capelli del principe dei Lombard.
Solo una relativa porzione di lenzuola aveva su di essa un panno di lino bianco ed immacolato.*
“ Chiedo il permesso di ritirarmi.”
Chiese improvvisamente Castore.
Seiki scrutò per un attimo i suoi occhi castani.
“ Si, potete andare.”
Il servo del suo sposo fece per uscire dalla camera nuziale, ma poi uno strano sentimento lo colse, il giovane principe di Nora era pallido e la voce gli era uscita tremante e spaventata, nonostante egli stesse disperatamente cercando di mantenere saldo il controllo,
Così, il suo animo gentile e mite, decise di dare un saggio consiglio al biondo principe.
“ Se posso permettermi, vostra altezza, non siate altezzoso con lui, se vi ritroverete ad avere paura, implorate pietà, Kain sa quando cessare di essere crudele.”
“ Mai! Gli dirò quello che si merita, è rozzo e crudele.”
Castore scosse la testa, non si attardò oltre, fece un inchino ed uscì dalla stanza.
Seiki si avvicinò all’enorme finestra, tutto sembrava tropo grande per lui, poche stanze più in là vi era quella di Mama Blue, la sua unica consolazione era quella che la sua bella tata nera sarebbe rimasta per sempre a Rosia, non che lui avesse mai avuto molti amici veri a Nora, ma loro poteva pure non vederli per lunghi periodi, ma Mama Blue era come la sua vera madre.
Il padre invece, sarebbe partito il giorno seguente.
Notò che i nobili cominciavano, poco alla volta, a stabilirsi proprio sotto la finestra della loro camera.
Ancora una volta l’impotenza lo travolse con lo scorrere degli eventi.
Ed ora?
Cosa stava succedendo?
Perché quella gente stava affollando lì sotto?
Improvvisamente la gigantesca porta si aprì come fosse stata un fuscello, Kain fece ingresso nella sua stanza.
Era sporco di terra e sangue, probabilmente il sangue del toro.
Seiki distolse all’istante la sua attenzione dalla finestra e fissò Kain cercando di non fargli comprendere il suo terrore.
“ Allontanatevi dalla finestra.”
Stranamente Seiki decise di ubbidirgli.
Fece dei passi in avanti, fermandosi tra il letto e l’armadio, uscendo dal capo visivo della finestra.
Kain prese a spogliarsi, Seiki distolse lo sguardo.
Poi, incuriosito dai suoi movimenti, riportò la sua attenzione su di lui.
Indossava ancora i calzoni, ma era a petto nudo, lo vide prendere un panno ed immergerlo in una tinozza con dell’acqua pulita.
Deterse il sangue del toro dal viso, dal collo robusto e dal petto.
Poi i loro occhi specchiarono.
Per un attimo Seiki pensò che nonostante i modi bruschi, il principe dei Lombard era virile e forte, e che il suo fisico poteva essere considerato affascinate.
Ma durò solo un attimo.
“ Siete bassino principe Seiki, ed avete un nome da donnicciola, senza considerare il vostro fisico per nulla consono alla guerra.”
Seiki rispose a tono mentre il principe corvino continuava a pulirsi.
“ Sono alto come nella media, voi invece, lo siete eccessivamente.” Era vero, la sua altezza era di tutto rispetto, ma il principe corvino lo era ancora di più.
“ Il mio nome mi è stato donato da mia madre Clarence di Nora dei Lastros, non offendete la mia casata, e pensate al vostro nome piuttosto, nella mia religione significa Caino, nulla di più nefasto. E non ho necessità che il mio corpo sia adatto alla guerra, il mio Dio non ama le guerre.”
“ Siete conscio di star osando troppo? Comunque devo ammetterlo, siete un tipo, come dire, pieno di cultura…quindi il mio nome significa Caino e sono nefasto. Mi piace.”
Seiki si sentiva troppo a disagio.
“ Chiedo il permesso di raggiungere la mia serva?”
“ La vostra tata ?”
A Seiki non sfuggì la sua pungente ironia.
La risata di Kain lo colse impreparato proprio come il suo parlare suadente..
“ E dite, Seiki, la vostra tata, non vi ha detto come comportarsi con …un…uomo, ovvero, con vostro marito? È ovvio che non potete andare, il sole sta calando, è la nostra prima notte di nozze.”
Seiki era confuso e spaventato, inoltre non avere la minima conoscenza degli accadimenti lo stava snervando.
“E cosa dobbiamo fare di così urgente questa notte?”
Kain smise di pulirsi quasi di scatto. Gettò il panno bagnato di acqua e sporco di sangue in un punto imprecisato della stanza.
“ Ora basta principe. Spogliatevi, sdraiatevi a gambe larghe sul mio letto, esattamente sul panno di lino e state buono e tranquillo.”
Seiki sgranò gli occhi verdi, si sentì perduto, ma ancora decise di lottare con quel nemico sconosciuto.
“ No! Mai! Come vi permettete di parlarmi in questo modo?”
Kain spazientito fece un passo verso Seiki, che a sua volta ne fece uno indietro.
La mano del principe corvino scattò ed afferrò il braccio del principe biondo.
Lo attirò a sé, lo strattonò e lo spinse contro il muro di fianco l’armadio.
I suoi occhi fiammeggiavano di rabbia e, anche se non lo avrebbe mai ammesso, di eccitazione.
Seiki sentì il timore sopraffarlo, essere stretto tra il muro gelido e il corpo caldo di ira di Kain lo aveva stordito ad oltranza.
Kain artigliò in una morsa i polsi di Seiki con la mano sinistra mentre la destra gli stappava di dosso i pregiati vestiti.
Il fazzoletto che il principe biondo stringeva nella sua mano destra era finito per terra.
Kain iniziò a mettere a nudo il suo petto.
Seiki avrebbe voluto urlare ma la paura gli chiudeva la gola e le vie respiratorie.
Kain prese a toccargli con rabbia i capezzoli rosei, a far scivolare sempre più in basso la sua mano, strattonò via i pantaloni insieme alla biancheria intima del giovane principe di Nora.
Ora che lo aveva nudo stava ulteriormente perdendo la testa.
Lo sollevò con facilità e lo gettò sul letto, proprio sopra al panno di lino immacolato.
Seiki era troppo sconvolto per formulare il pensiero coerente di scappare, ed in ogni caso non sembrava che una fuga da quel letto potesse avere esito positivo.
Kain gli fu comunque sopra velocemente, troppo rapidamente.
Il principe corvino mise un ginocchio tra le cosce chiuse incosciamente di Seiki.
Lo obbligò a divaricarle.
Seiki si sentì perso, e un singhiozzo forte scosse il suo corpo.
“ Vi prego…vi supplico….no…vi imploro…ho timore…io…”
La voce gli usciva graffiante e parlare gli costava un gran dispendio di energie.
Tuttavia Kain si era fermato.
Non appena aveva udito il suo singhiozzo e successivamente la sua voce pregarlo il principe corvino aveva provato un sentimento indefinito.
Kain si sollevò dal suo corpo. Seiki rimase nudo, a gambe aperte, fermo eppur tremante, incapace di muoversi anche ora che era libero.
Kain prese a camminare furioso avanti ed indietro per la sua stanza.
“ Non volete concedervi per timore che io scopra che siete già stato di altri?”
Seiki piangeva e non riusciva rispondere.
“ Pensate, principe Seiki,che io debba credere alla vostra messa in scena di principino terrorizzato….?”
…..
“ Rispondete maledizione!”
La voce sempre più irata di Kain riscosse il principe biondo che pensò bene di rispondere finalmente alle sue domande.
“ Principe…Ka..Kain…io…non so davvero cosa volete sapere. Io non mi sono mai trovato nudo con un uomo a letto come facevate voi poco fa…”
Kain decise di credergli, era evidente che il giovane Lastros era illibato, non lo stava prendendo in giro, ed in ogni caso, con il tempo lo avrebbe saputo.
Restava solo il fatto del perché non gli si voleva concedere?
I loro modi di pensare erano differenti, come i modi nei quali erano vissuti.
Kain non riusciva a comprendere se Seiki non lo volesse solo per uno sciocco timore virginale o se il suo corpo non riscontrava il suo favore, magari entrambe le cose.
Tuttavia aveva deciso di concedergli del tempo.
Seiki ignaro dei suoi ragionamenti impallidì non appena lo vide estrarre dalla cinta che teneva alti i suoi calzoni un pugnale.
Fece per scappare, ma Kain gli fu nuovamente addosso risbattendolo sul letto.
“ Non ho che fermane di un verginello ritroso.”
Seiki tremò intensamente.
La lama del pugnale luccicò sinistra alla luce fioca di una candela, fuori era già buio, solo alcune torce rendevano meglio la visuale.
La lama del pugnale ferì la mano di Kain, che spinse di lato il principe biondo recuperando il panno di lino, si alzò in piedi, fece gocciolare la grande lacrima rossa sul panno, poi si premunì di fasciare la mano. “ Fate in modo che io vi trovi consenziente la prossima volta.”
Attese un breve istante, poi aprì la finestra.
Seiki ancora nudo riverso nel letto, lo vide esporre fuori dalla finestra il panno sporco di sangue con la mano non fasciata.
Udì le urla e le risa dei nobili di Rosia.
Poi perse i sensi.
Kain richiuse la finestra, si volse in direzione di Seiki e lo trovò svenuto.
Sospirò pesantemente, infine uscì dalla sua stanza.






Seiki si svegliò a notte fonda.
I ricordi affiorarono prepotenti quasi immediatamente.
Si vergognò di andare implorante da Mama Blue come fosse stato un poppante, cercò quindi qualcosa per coprirsi, si infilò sotto le lenzuola di nera seta, e pianse.
Poi si ricordò del fazzoletto.
Accese una candela guardò in terra e lo trovò, si alzò dal letto, lo recuperò e tornò sotto le coltri corvine.
Maledicendosi per aver implorato pietà ad un guerriero pagano.
Tuttavia non poté fare a meno di ripensare alle parole di Castore.
Quando aveva scelto di implorare non stava più pensando al suggerimento del servo dagli occhi castani, lo aveva fatto di istinto.
Eppure adesso che ci ripensava, il consiglio si era rivelato veritiero e giusto.
Ormai aveva intuito cosa aveva intenzione di fargli Kain, nonostante i contorni non fossero chiari.
Aveva avuto una paura folle, ma era bastata una preghiera e Kain si era fermato.
Ripensò anche alla visita del medico, Kain lo aveva sollevato dal sentirsi umiliato. Forse era migliore di ciò che appariva, ma di certo non avrebbe rinunciato a vita a possedere il suo corpo….Doveva iniziare a prenderne atto.

Kain congedò la schiava dai capelli rossi e le lentiggini affascinanti, aveva consumato con lei un focoso amplesso, tuttavia la lava nelle sue vene era ancora ardente, sapeva che l’unico modo di placarla era immergersi in Seiki, ma non aveva assolutamente voglia di tornare nelle sue stanze e di sopportare le sue schiocche lacrime ancora una volta.
E di certo non era preparato a sentire quel genere di cose, per un principe di Nora poi…
Per un cane di Nora.
Già ,ma poi, cosa sentiva di preciso?
Che sentimenti lo avevano mosso verso di lui?
Cosa lo aveva spinto a concedere fiducia, a non volere che il medico lo visitasse, cosa lo aveva indotto a non reclamare i suoi diritti di marito? In fin dei conti gli aveva spigato cosa fare…una volta che Seiki si era rifiutato di collaborare poteva ritenersi legittimato a prenderlo con la forza….
Lui era un guerriero, amava la guerra, ma comunque non la crudeltà fine a se stessa, e nei rapporti sessuali non amava far soffrire ingiustamente, ma addirittura fermarsi dal prendere quello che era giusto dinnanzi al suo Dio-signore della guerra…” Tsk!”
Kain scacciò ulteriori pensieri che fossero rivolti a Seiki, e si apprestò a pulirsi.
All’alba si sarebbe recato presso i campi di addestramento di Rosia, lì avrebbe trascorso alcuni giorni, pensò che magari potesse servire ad entrambi, la lontananza avrebbe fatto riflettere Seiki e distrarsi lo avrebbe fatto desistere dal prenderlo con la forza.
Quando sarebbe tornato avrebbe riprovato a possedere il suo sposo.






I giorni a seguire furono tranquilli.
Seiki passava le sue giornate con Mama Blue, o nella biblioteca.
Lì aveva trovato diversi manoscritti, nonostante narrassero di guerre e armi li aveva trovati comunque interessanti.
Tuttavia le notti erano solitarie e fredde.
Suo marito si era recato presso alcuni campi di addestramento, ed allenava le sue milizie da giorni ormai.
Era sollevato del non doverlo vedere, anche perché sapeva che stavolta avrebbe dovuto cedere al suo atto di possesso.
Mentre era intento a leggere un manoscritto Castore si avvicinò a lui.
“ Un regalo per voi vi attende.”
“ Cosa? Che dono? Da parte di chi?”
“ Prego, seguitemi vostra altezza.”
Castore condusse il biondo principe in una bella sala.
La sala in questione era grande e lucida, era tutta vuota ad eccezione di qualche pianta e soprattutto del suo pianoforte, quello che aveva dovuto lasciare a Nora….
“ Il mio piano forte!” Esclamò Seiki sorridendo.
“ Ve lo ha fatto portare da Nora il vostro sposo, vi regala anche questa sala per poterlo suonare.”
Seiki sgranò gli occhi per la sorpresa, per un attimo aveva pensato che suo padre si fosse premurato di farglielo avere, invece era stato un dono di Kain.
Castore sorrise nel vederlo sorpreso.



Kain attendeva notizie da Castore.
Erano quattro giorni che allenava le sue milizie, quattro giorni che si era tenuto lontano dal suo sposo.
La sua mente lo aveva pensato incessantemente, nonostante egli si distraesse spesso con duelli ed esercitazioni di guerra.
Aveva pensato che sarebbe tornato a casa e che avrebbe messo fine a quella stupida parodia di un matrimonio non consumato, ma prima di farlo aveva pensato bene di confidarsi con Castore.
Gli aveva detto che in realtà il sangue sul panno di lino apparteneva alla sua mano sinistra.
Castore si era sorpreso ancora una volta di quanto l’animo del suo signore fosse rimasto affascinato dalla creatura di Nora, e gli consigliò di fargli un regalo per avere la sua simpatia.
Lui aveva sbuffato ed imprecato, infine aveva pensato al fatto che Seiki amasse suonare il piano, ma tra le cose che aveva portato con sé non lo aveva scorto. Così aveva mandato un messaggero ed alcuni uomini a prelevarlo a Nora.
Mentre affilava la sua spada Castore entrò nella sua tenda, presso la quale era accampato.
“ Mio signore, i miei ossequi.”
Kain ripose nel fodero la spada.
“ Dite Castore, ha gradito?”
“ Penso proprio di si mio coraggioso condottiero”
Kain fece un sorriso felino.






Seiki si cambiava per la notte, aveva tolto i suoi abiti da giorno e si apprestava ad infilarsi la veste da letto.
Una camicia da notte ampia, forse troppo.
Avrebbe dovuto dire a Castore di procurargliene una più piccola della sua misura.
La sua spalla destra venne scoperta dal cadere gentile della veste, sì, era decisamente troppo grande.
E mentre il biondo principe stava inginocchiato sul grande letto a pregare, Kain comparve sulla soglia della porta.
Non fece alcun rumore entrando, in quanto la porta rimasta socchiusa gli permise di occultare la sua presenza aprendosi senza alcun cigolo.
Kain rimase abbagliato dalla fulgida presenza di Seiki, stava con gli occhi chiusi, probabilmente in atto di preghiera seguendo le leggi di Nora, la sua spalla era scoperta, e Kain si perse nelle curve del suo collo elegante.
Non poteva assolutamente negare a se stesso, che il pensiero di farlo suo ormai era divenuto un tormento.
Il suo fisico non era quello di un guerriero, certo, ma questo non voleva dire che fosse poco attraente o insignificante, anzi, era seducente, alto, snello, formoso nei punti giusti…il fatto che fosse privo di muscoli pronunciati era irrilevante, la morbidezza della sua pelle era assai più conturbante.
Kain rimase a contemplarlo…a lungo…
Finchè il principe biondo schiuse gli occhi poiché aveva finito di pregare ma anche poiché un odore maschio e selvatico gli aveva colpito l’olfatto….
Di scattò indietreggiò sul grande letto, cadendo di traverso.
“ Quanta paura che avete….”
“ Non ho paura, sono solo sorpreso.” Si riscosse Seiki.
“ Avete gradito il mio dono?”
Seiki sorrise dolcemente al ricordo del suo pianoforte e sapendo che aveva una bella sala a disposizione per esercitarsi .
Kain rimase rapito dal suo sorriso, e ripensò alle parole di re Astor, era vero, aveva un sorriso disarmante…
“ Si, grazie.”
“E la sala da musica è di vostro gradimento?”
“ Si, lo è.”
“ Suonate da molto?”
“ Si , da quando era bambino.”
Kain si sorprese di quanto naturale era conversare con il principe biondo, era giunto deciso a farlo suo subito, ma l’impulso di farlo rilassare prima era stato più forte….Ed il suo animo era comunque dominato dalla curiosità di conoscere i suoi pensieri, ciò che gli piacesse fare, insomma gli interessava tutto di lui.
“ E voi?” Chiese Seiki.
“ Io cosa?”
“ Combattete da molto?”
“Si, da quando ero bambino.”
Seiki gli sorrise nuovamente e Kain si invaghì di ogni cosa di lui eccitandosi.
Si sedette sul letto accanto a suo marito, poté sentire l’odore di vaniglia delicato e discreto.
Allungò una mano e la poggio sulla sua guancia, Seiki si stupì e tremò incosciamente, tuttavia non si spostò.
Il principe Kain era innegabilmente un bell’uomo e una volta abbandonati i modi rozzi e meschini era decisamente attraente. Occhi viola, intensi ed oscuri, si specchiarono con occhi verdi luminosi ed innocenti.
Seiki si eccitò ed iniziò a sentire caldo, stranamente molto, molto caldo.
“ Fa caldo…” disse innocentemente, non sapendo di star istigando i desideri del suo consorte.
La mano scivolò via dalla guancia e prese a fare su e giù sul suo candido collo.
Era bello, piacevole e Seiki si abbandonò subito…
Trovandolo arrendevole Kain si compiacque della propria prova di virilità.
Seiki sospirò e per un attimo Kain temette di perdere il controllo, ma si impose di continuare con quel ritmo dolce che stava facendo cedere Seiki.
La sua mano si intrufolò dentro la grande camicia da notte, le sue dita stuzzicarono gentilmente un capezzolo che si inturgidì all’istante.
Seiki gemette.
In un movimento fluido la camicia da notte finì ai piedi del letto.
Seiki mise le mani sul suo inguine per coprirsi e le sue guance si imporporarono.
“ è imbarazzante…”
“ Siamo sposati…è …naturale.”
La bocca di Kain raggiunse la sua e vi si poggiò ruvida e sensuale.
Seiki avvertì scariche elettriche presso la colonna vertebrale e sospirò pesantemente aprendo la bocca, subito Kain introdusse la lingua dentro la cavità orale, prendendo un ritmo dolce ma appassionato, saggiando la sua saliva e il suo sapore.
Seiki si sentì bene, spaventato ma felice, quasi euforico, timoroso ma esaltato.. eccitato, sentiva la propria erezione pulsare e la testa vorticare, il sapore del principe corvino era prepotente e buono, lo sconvolse, titubante iniziò a ricambiare il bacio.
Si ritrovò sdraiato sotto il suo sposo.
Kain scoprì solo il suo sesso, aveva troppo fretta per allontanarsi da lui, non voleva perdere tempo a spogliarsi del tutto.
Prese ad accarezzare il corpo bianco e tremante, si sorprese di quanto delicate potessero essere le sue mani da assassino.
I loro sospiri invasero la stanza.
La bocca di Kain leccava e mordicchiava i piccoli capezzoli rosei di Seiki.
“ A..adesso, siamo sposati del tutto?”
Kain sorrise…” Non ancora del tutto.”
La sua grande mano bruna si chiuse attorno al suo sesso e Seiki urlò di eccitazione e paura, il suo cuore prese a martellargli il giovane petto, mentre quello di Kain correva veloce come il toro che aveva ucciso.
Lo masturbava piano e gli baciava il collo, gli sussurrava di stare tranquillo e di lasciarlo fare.
Seiki tremava e si spingeva contro la mano di Kain.
Era completamente perso nelle nuove sensazioni da non accorgersi dei movimenti di Kain.
Urlò forte non appena senti una pressione sconosciuta insinuarsi dentro di lui.
Le braccia di Kain lo stringevano possessive.
La punta del membro di Kain era dentro di lui.
“ M..io…ah… Dio! Fa ma..ma..le!
“ Shh…è solo la deflorazione, passerà…” E spinse un altro po’, cercando di fare più piano possibile.
Seiki singhiozzò e si aggrappò alle sue grandi spalle color cappuccino.
“ Kain…”
Il principe corvino entrò completamente in lui, Seiki urlò ancora più forte, poi tutto tacque.
Kain attese un ‘infinità prima di cominciare a muoversi.
“ Brucia…”
“ Ne sono desolato.”
“ Riderete di me domani?”
“ No, certo che no…”
I muscoli contratti di Seiki erano tutti intorno al suo pene, non avrebbe resistito ancora a lungo fermo ed immobile….
“ Seiki, mi muoverò adesso, potrebbe farvi ancora male, rilassatevi.”
Ed iniziò a spingere a ritmo costante.
Seiki si aggrappò ancora di più alle sue spalle graffiandole, i suoi gemiti di dolore vennero bevuti dalla bocca famelica di Kain…il cui sesso scavava dentro di lui incessantemente.
Poi, l’orgasmo esplose in Kain e Seiki sgranò gli occhi sentendosi invadere dal suo seme caldo.
Kain rimase ansante dentro di lui per pochi secondi, poi,con accortezza, uscì dal suo corpo e scoprii il suo sesso sporco di sangue virginale. Poi la sua mano tornò sul membro ancora insoddisfatto di Seiki.
Improvvisamente il dolore cessò e il piacere tornò, finché in preda alle esperte carezze di quella mano, il principe biondo esplose in un devastante orgasmo che lo lasciò sudato, sfinito, tremante.
Le sue candide spalle venero avvolte da quelle brunite e grandi di Kain…
Si sentì bene ed al sicuro.
“ Sarà sempre doloroso per me?”
“ No, con il tempo anche voi imparerete a trarne piacere, abbiate fiducia in me.”
“ Non siete poi così cattivo.”
“ Bè… spero che non la penseranno così anche degli eventuali futuri nemici.” Rispose Kain ridendo a cuor leggero.
Nonostante il dolore provato, avere suo marito su di sè, era stato esaltante per Seiki, già gli piacevano le sue mani che lo toccavano ovunque, e sperava che presto anche lui avrebbe goduto quanto suo marito.
Arrossì in silenzio per aver formulato tali pensieri, poi si strinse ulteriormente a Kain e piano si addormentò stanco e soddisfatto.











*Antica usanza di esporre questo panno, o fazzoletto o lenzuolo per indicare la purezza della sposa.
Yoite011
Yoite011
Admin

Messaggi : 129
Data d'iscrizione : 05.03.12

https://dreamfanfic.forumattivo.it

Torna in alto Andare in basso

Inverno. 3Cap Completa Empty Capitolo 3 Un nuovo amore.

Messaggio Da Yoite011 Lun Mar 12, 2012 11:52 am

Capitolo 3 Un nuovo amore.


I gotta take a little time
A little time to think things over
I better read between the lines
In case I need it when I’m older
Now this mountain I must climb
Feels like a world
upon my shoulders
through the clouds I see love shine
It keeps me warm as life grows colder

In my life there’s been heartache and pain
I don’t know if I can face it again
Can’t stop now, I’ve traveled so far
To change this lonely life

I wanna know what love is
I want you to show me
I wanna feel what love is
I know you can show me





Lo aveva visto che era appena diventato un uomo.
Uno dei suoi soldati aveva preso un’iniziativa personale: aveva pensato di uccidere da solo Kain.
Avevano duellato coraggiosamente, infine il suo soldato era caduto rovinosamente a terra, tra la neve dura e la terra.
Kain aveva sollevato con la punta della spada il suo elmo grigio ed aveva scorto un viso sin troppo giovane.
Infine aveva deciso di risparmiargli la vita….
“ Sei troppo giovane.” Gli aveva detto.
“ Torna a scontrati con me quando la tua bocca non saprà più di latte.”
E lì, re Astor aveva compreso che la sua fama di principe sanguinario era vera solo in parte.
Aveva partorito quindi, l’idea di tale sposalizio…
Sapeva che Kain non era solamente un barbaro….
E ne aveva avuto conferma non appena uno dei suoi sudditi era giunto per prendere il pianoforte di Seiki…
Di certo suo figlio aveva sortito effetto sul principe di Rosia.







I’m gonna take a little time
A little time to look around me
I’ve got nowhere left to hide
It looks like love
has finally found me

In my life there’s been heartache and pain
I don’t know if I can face it again
I can’t stop now, I’ve traveled so far
To change this lonely life

I wanna know what love is
I want you to show me
I wanna feel what love is
I know you can show me

I wanna know what love is
I want you to show me
And I wanna feel, I want to feel what love is
And I know, I know you can show me











Seiki stava sorseggiando il suo tea verde insieme a Mama Blue.
“ Non è stato poi male…” Disse arrossendo…
“ Ed io che temevo che vi avrebbe violentato…” sospirò sollevata Mama Blue, dopo aver ascoltato il racconto del suo protetto.
Il tintinnio della tazzina di Seiki venne seguito da quello della tazza di Mama Blue.
“Come si ci comporta con un uomo Mama Blue?”
La bella serva di colore sorrise.
“ Rilassatevi e non pensate a nulla.”
“ Tutto qui?”
“ Tutto qui…” Sorrise divertita la sua amata tata.









Let’s talk about love
I wanna know what love is,
the love that you feel inside
I want you to show me,
and I’m feeling so much love
I wanna feel what love is, no,
you just cannot hide
I know you can show me, yeah

I wanna know what love is, let’s talk about love
I want you to show me, I wanna feel it too
I wanna feel what love is, I want to feel it too
And I know and I know, I know you can show me
Show me love is real, yeah
I wanna know what love is…










Le mani di Seiki erano leggiadre sul pianoforte, la melodia pareva danzare astratta per tutta la sala.
Tuttavia sussultò udendo una voce, ormai familiare, morbida e sensuale, giungere alle sue spalle.
“ Era vero dunque…”
La melodia terminò. “ Cosa?”
“ Che siete bravo a suonare e che la vostra musica incanta.”
Seiki era un po’ intimidito persisteva a rimanere fermo senza suonare.
“ Non smettete di suonare, fatemi ascoltare ancora, sapete il mio animo pare placarsi…”
“ Lo diceva anche mio padre…”
Seiki riprese a suonare mentre Kain si sedeva per terra ad ascoltarlo.
Kain si perse nella contemplazione del suo elfo della musica.
Attese pochi altri istanti, poi si alzò, prese le mani di Seiki, le allontanò dal piano, lo fece alzare a sua volta, infine lo baciò…
“ Cosa fate sposo?”
“ Voi avete suonato il piano, io adesso suono voi se permettete.”
Seiki arrossì e rispose al bacio…
Kain lo attirò sul pavimento lucido dai riflessi rossastri, lo spogliò e lo fece suo.
Le sue mani su di lui erano veloci ma delicate e sapevano premere sui punti giusti al momento giusto, anche quella danza sensuale poteva essere considerata una melodia.
Il membro di Kain si fece lentamente spazio nel suo tenero anfratto.
Il dolore iniziale stavolta fu più gestibile, tanto da permettere a Seiki di provare piacere tra le braccia di suo marito.
Il biondo principe se ne sorprese e se ne sconvolse piacevolmente.
Al momento del culmine fremette e invocò il nome di Kain…
“ Kain…Kain…Kain…Kain…”
Il principe corvino sorrise nell’incavo della sua spalla e la morse piano riempiendolo poi del suo sperma.




“ Siete stato bene questa volta?”
“ ..S..si…” Balbettò ancora in preda al trambusto interiore il principe di Nora.
Seiki fu certo che probabilmente Kain non gli avrebbe mai rivolto parole d’amore troppo sdolcinate e che magari non gli avrebbe mai detto –ti amo-
Ma il calore delle sua possenti braccia brunite attorno al suo corpo tradivano tali emozioni, non ci fu bisogno di parole…






Devo prendermi un istante,
un istante per pensare ad alcune cose,
leggere meglio fra le righe,
nel caso ne abbia bisogno quando sarò vecchio.
Adesso la montagna che devo scalare,
sembra come il mondo
sulle mie spalle,
attraverso le nuvole vedo l’amore risplendere,
mi scalda quando la vita si raffredda.

Nella mia vita ci sono stati dispiaceri e sofferenze,
non so se riuscirei ad affrontarli ancora.
Non mi posso fermare adesso, ho viaggiato così lontano,
per cambiare questa vita solitaria.

Voglio sapere cosa sia l’amore,
voglio che sia tu a mostrarmelo.
Voglio provare cosa sia l’amore,
so che tu puoi mostrarmelo.

Mi prenderò un istante,
un istante per guardarmi intorno
non ho più un posto dove nascondermi,
sembra che l’amore
mi abbia finalmente trovato.

Nella mia vita ci sono stati dispiaceri e sofferenze,
non so se riuscirei ad affrontarli ancora.
Non mi posso fermare adesso, ho viaggiato così lontano,
per cambiare questa vita solitaria.

Voglio sapere cosa sia l’amore,
voglio che sia tu a mostrarmelo.
Voglio provare cosa sia l’amore,
so che tu puoi mostrarmelo.

Voglio sapere cosa sia l’amore,
voglio che sia tu a mostrarmelo
e voglio provare, voglio provare cosa sia l’amore
e lo so, so, che tu puoi mostrarmelo.

Parliamo d’amore
Voglio sapere cosa sia l’amore
L’amore che tu senti dentro
Voglio che tu me lo mostri
E provo così tanto amore
Voglio provare cosa sia l’amore, no
No, non puoi nasconderlo
So che tu puoi mostrarmelo

Voglio sapere cosa sia l’amore, parliamo d’amore
Voglio che me lo mostri, voglio provarlo anche io
Voglio provare cosa sia l’amore, voglio provarlo anche io
E so e so, so che tu puoi mostrarmelo
Mostrami che l’amore è vero
Voglio sapere cosa sia l’amore





Seiki aveva conosciuto l’amore fisico e l’amore spirituale.
Kain aveva sperimentato cosa volesse dire amare la persona con cui fai del sesso.
O meglio, forse era l’amore che li aveva costretti ad imparare, perché certe cose non si imparano, si impongono da sé…















Fine per questa PWP scritta sotto sintomi influenzali, cap un pò breve me ne scuso, ma passata la febbre sono tornata al mio lavoro Wink quindi zero tempo sigh….sigh…


La canzone è una cover di Mariah Carey…..I Want To Know What Love Is…
Yoite011
Yoite011
Admin

Messaggi : 129
Data d'iscrizione : 05.03.12

https://dreamfanfic.forumattivo.it

Torna in alto Andare in basso

Inverno. 3Cap Completa Empty Re: Inverno. 3Cap Completa

Messaggio Da Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.